Ad un deposito, non al riprocessamento!

 

I materiali radioattivi ospitati nella Piscina Eurex che perde

devono andare via da Saluggia subito, ed essere messi in un deposito:

mandarli al riprocessamento è inutile, dannoso e anche molto più costoso!

 


Le Associazioni ambientaliste esprimono viva preoccupazione per le conseguenze sull’ambiente e sulla salute derivanti dal riprocessamento del combustibile nucleare irraggiato, anche per il possibile uso militare dell’Uranio e del Plutonio recuperati.

Riteniamo che, per la maggioranza dei combustibili nucleari (compresi tutti quelli che ci sono in Italia oggi), sia molto più vantaggioso, per quanto riguarda i rischi e persino per quanto riguarda il costo, evitare il riprocessamento e procedere allo stoccaggio in un idoneo deposito, in Italia oppure, temporaneamente, all’estero.

Manifestiamo la nostra solidarietà per tutte quelle Popolazioni il cui ambiente di vita è messo a rischio da impianti di riprocessamento come quelli di Sellafield nel Regno Unito e di La Hague in Francia.

D’altra parte, anche il Ministro Bersani, nel documento “Indirizzi strategici per la gestione degli esiti del nucleare” inviato al Parlamento nel 1999 (durante il suo precedente mandato) affermava  la necessità di abbandonare la pratica del riprocessamento e specificava testualmente (pag. 19) “L’abbandono del riprocessamento è motivato dal costo elevato e dalla totale perdita di interesse nei confronti del plutonio recuperato (la cui conservazione costituisce anzi un gravoso problema)”.